martedì 24 febbraio 2015

    Quale sgancio scegliere. Intervista a Giorgio Poggi

    • by DiBlog

    Quattro chiacchere con Giorgio Poggi sul mondo degli sganci! Un’intervista ricca di spunti di riflessione per chi si sente spaesato di fronte all’enorme numero di articoli presenti in commercio!

     

    La prima domanda è scontata! Come scegliamo uno sgancio?

    La domanda, per un tiratore compound, è forse tra le più ardue anche perché apre un mondo quasi infinito di possibilità e analisi. Di fronte alla vasta gamma di articoli disponibili nel mercato e alle diverse tipologie, la mia risposta potrebbe risultare provocatoria: gli sganci vanno tutti bene, perché si usano tutti alla stessa maniera! Mi spiego. L’azione che porta ad un corretto rilascio ed utilizzo dello sgancio è sempre uguale e consiste nella rotazione della scapola, quindi nell’utilizzo dello sgancio ad essere coinvolti sono, o meglio dovrebbero essere, solo i muscoli dorsali.

    Un momento, ma allora qual è il senso di avere uno sgancio a indice, piuttosto che a pollice o a rotazione?

    Ti spiego. Lo sgancio ad indice offre sicuramente un maggior controllo nella fase del rilascio, ed è adatto a quei tiratori che vogliono avere una maggiore sicurezza in questa fase del tiro. Diciamo che lo sgancio a pollice si muove un po’ nella stessa direzione, ma ciò che lo accomuna a quello ad indice è principalmente il fatto che prevede micromovimenti, la qual cosa risulta molto più difficile da gestire da parte del nostro cervello. Soprattutto per quei tiratori che soffrono di target panic, uno sgancio a pollice o ad indice può risultare ingestibile, mentre quello back tension, o a rotazione, coinvolgendo i muscoli dorsali, risulta più gestibile.

    Quindi il back tension offre maggior precisione?

    No, attenzione, non dobbiamo confondere le due cose. La precisione dello sgancio è nel suo utilizzo, le differenze che abbiamo appena discusso riguardano diciamo l’aiuto che può dare uno sgancio piuttosto che l’altro in base all’approccio di un arciere alla linea di tiro.

    La precisione è dunque dovuta al corretto movimento di rotazione, è in questo senso dunque che possiamo dire che gli sganci “si usano tutti alla stessa maniera”?

    Esatto. L’errore più comune è proprio quello di usare una rotazione del polso o un movimento deciso dell’indice o del pollice per effettuare il rilascio. In realtà il rilascio anche in questi tipi di sganci dovrebbe essere effettuato solo tramite la rotazione dorsale. Ci tengo a sottolineare che se eseguito correttamente questo movimento garantisce un’uscita pulita della freccia. Infatti essendo già in back tension si evita che l’arco ci prenda dentro nel momento del rilascio.

    Date queste premesse quindi, la domanda “c’è una marca da consigliare piuttosto che un’altra?” sembra essere superflua!

    Sicuramente è una domanda che potrebbe portarci ad ore di discussione senza giungere ad un accordo! Diciamo che in generale tutti e quattro i grandi marchi, Tru Ball, Carter, Scott e Stan, hanno una vasta gamma di prodotti che vengono pensati per mettere a disposizione più varianti possibili in grado di rispondere alle esigenze di un arciere. È sicuramente il caso delle diverse impugnature che non comportano differenze a livello di performance: uno sgancio a tre o quattro dita può dare più o meno sicurezza all’arciere che non sa dove appoggiare il mignolo, ma certamente non aumenta la precisione o ne altera il funzionamento. Detto questo a spingere ad acquistare uno sgancio piuttosto che un altro è più che altro la moda, è lo sgancio usato dai campioni. Non dico che non ci siano miglioramenti di anno in anno. Per esempio tra i due grandi che si competono attualmente il mercato, Tru Ball e Carter, Tru Ball quest’anno ha senza dubbio introdotto una grande novità con la possibilità di spostare il punto di perno dello sgancio (vedi sgancio Tru Ball Fulkrum, nda). Ciò permette di personalizzare il momento di sgancio in base all’angolo del proprio movimento, e qui torniamo al punto dal quale siamo partiti!

    Un’ultima domanda allora: c’è differenza se parliamo di caccia?

    In questo caso la risposta è affermativa! Un cacciatore opterà senza dubbio per uno sgancio a indice perché ha bisogno di un rilascio immediato e, non potendo perdere tempo ad eseguire un movimento back tension corretto, ecco che il momento di sgancio si risolve completamente nell’uso del dito!

     

    Chi volesse approfondire l'argomento, o parlare di qualsiasi altro tema, potrà trovare Giorgio Poggi allo 0424 512036 ogni Martedì dalle 9.30 alle 12.30!


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