sabato 13 agosto 2016

    Rio 2016, le emozioni del tiro con l'arco

    • by DiBlog

    Le gare di tiro con l’arco alle Olimpiadi di Rio 2016 si sono concluse tra conferme, delusioni, forse alcuni rimpianti, ma di sicuro offrendo grandi emozioni, spettacolo e una bella vetrina per uno sport avvincente che non sempre gode della meritata attenzione.

     

     

    Amarezza

     

    Dopo 5 edizioni consecutive delle Olimpiadi in cui l’Italia era sempre riuscita a salire sul podio nel tiro con l’arco, arriva una battuta d’arresto che lascia un po’ di amarezza perché ci siamo fermati proprio ad un passo dalla medaglia con il quarto posto della squadra femminile.

     

     

    Onore al merito

     

    Mauro Nespoli ha disputato un ottimo quarto di finale arrendendosi al francese Valladont solo allo shoot off. L’italiano ha concluso al sesto posto, il suo miglior piazzamento individuale alle Olimpiadi, e ha dimostrato di sapere reagire e mantenere la concentrazione anche quando era andato in svantaggio nella penultima volée. Onore al merito all’arciere francese che ha disputato una grande Olimpiade concludendo al secondo posto dietro solo al coreano Ku Bonchan.

     

     

    Ancora Korea

     

    La Korea ha confermato il suo dominio nel tiro con l’arco riuscendo a vincere tutti e quattro gli ori per la prima volta nella sua storia arcieristica, trionfando nelle gare a squadre e individuali. In molte edizioni ci erano andati vicini senza mai riuscirvi fino a ieri sera quando Ku Bonchan, dopo aver vinto agli shoot off ai quarti e in semifinale, ha affrontato in finale il francese Valladont, l’ultimo ostacolo tra la Korea e la storia.

     

     

    Terzo posto

     

    La medaglia di bronzo nel tiro con l’arco va all’americano Brady Ellison che, con una vittoria 6-2 sull’olandese Sjef van den Berg, si è aggiudicato il terzo gradino del podio dopo essere stato ad un passo dalla vittoria in semifinale persa allo shoot off contro Ku Bonchan.

     

     

    Il tiro con l’arco a Rio 2016

     

    Sebbene il tiro con l’arco abbia lasciato all’Italia un po’ di amarezza non c’è dubbio che abbia regalato grandi emozioni agli spettatori del Sambodromo. Shoot off tra grandi campioni, gare vinte e perse all’ultima freccia, fiato sospeso per quei 70 metri di volo della freccia fino al verdetto finale. Se vogliamo però ricordare queste Olimpiadi con delle parole che riassumono lo spirito del tiro con l’arco sono forse le parole che l’allenatore di Ku, Park Chae Soon, ha rivolto al suo arciere nella call room prima della finale: “Non ti stai concentrando sulle tue frecce, stai pensando al tuo avversario e al punteggio. Concentrati solo in ciò che fai”. Una massima che vale per ogni arciere!

     

     

     


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